Acquistare una lampada da tavolo non è da prendere alla leggera. Si tratta di un complemento di arredo importante. Con essa, infatti, oltre alla ovvia funzione “illuminante” si può dare carattere all’ambiente che la ospita. In commercio esistono diverse opzioni. Per stile, materiale, funzionalità: trovare la lampada ideale non è difficile. Di certo tra le prime domande da porsi è quale sia lo scopo della lampada. Ovvero se si desideri uno strumento esclusivamente funzionale o, anche, decorativo.
Lampade da tavolo: una scelta molto ampia
Per tavoli e tavolini, credenze e scrivanie: in casa, ogni ambiente, può ospitare più punti di appoggio per una lampada. Si chiama, infatti, “da tavolo”, ma in realtà può essere posizionata su qualsiasi superficie stabile. Naturalmente, a seconda di dove si mette, non è detto che debba in esclusiva svolgere la sua funzione. Potrebbe infatti esserle richiesto anche un plus in quanto a stile e design. Non è raro che una stanza della casa, all’apparenza banale, possa acquistare in carattere grazie a una lampada da tavolo sui generis.
Di quale stile?
Di solito funzionalità e design viaggiano di pari passo. Chi acquista una lampada da tavolo “solo” perché deve illuminare un’area senza badare al suo aspetto? Forse nessuno. Al contrario, invece, è possibile decidere di scegliere un prodotto solo per una questione di stile. Magari occorre riempire un angolo della stanza o dare un mood particolare all’ambiente. E, in questo, la lampada da tavolo è il complemento perfetto! Si può scegliere un modello in pendant o in contrasto con lo stile, i colori, i materiali. In questo caso gioca molto il gusto personale ma, di certo, il risultato può essere davvero unico e molto particolare.
Lampada da tavolo: dove metterla e come usarla
Una lampada da tavolo è un complemento versatile. È in grado di arredare uno spazio, anche piccolo, donandogli stile e impronta. Sta bene anche su credenze, tavolini o mensole. In pratica, ovunque si scelga di creare un suggestivo punto di luce. Per quanto riguarda l’uso, è buona norma seguire alcuni consigli, soprattutto per quanto riguarda la salute della vista. Se la luce occorre per scrivere o eseguire hobby manuali, allora è importante ricordare che chi utilizza la mano destra dovrebbe tenere la lampada a sinistra per evitare che la mano proietti ombre di disturbo. E viceversa. Chi legge o scrive a lungo dovrebbe poi accendere non solo la lampada sulla scrivania ma anche una a soffitto. Questo per ridurre il contrasto fra il tavolo illuminato e il resto, al buio, della stanza.
Le lampade da tavolo, soprattutto quelle con concept all’avanguardia, possono vantare alcune dotazioni particolari. Per esempio, ci sono modelli in grado anche di ricaricare il cellulare. Sono, nello specifico, dotate di tecnologia Qi o con una porta USB.
Lampada da tavolo per creare l’atmosfera
La lampada da tavolo non è pensata per illuminare un ambiente intero o particolarmente spazioso. Si tratta di strumenti appoggiati su superfici non molto grandi, spesso anche posizionate in zone marginali. È utile per creare un’atmosfera intima e raccolta. Questa peculiarità va considerata al momento dell’acquisto, che può aiutare nella scelta del modello più idoneo.
Proprio per il fatto di essere un complemento che crea l’atmosfera, a una lampada da tavolo bastano 300-400 lumen. È un’intensità sufficiente per illuminare una zona circoscritta. È ideale, ad esempio, per leggere un libro stando comodamente seduti su una poltrona posizionata accanto alla sorgente di luce.
In quale materiale
Le lampade da tavolo esistono in tantissimi materiali. Plastica, acciaio, metallo e leghe metalliche, vetro o cristallo, legno. Ci sono anche lampade da tavolo realizzate in tessuto, piume o in cristallo di sale originario del Punjab, una regione a sud dell’Himalaya. Anche in questo caso la scelta si deve orientare in base allo stile dell’ambiente che la ospiterà. In generale creare contrasti molto netti può risultare destabilizzante.
Il design delle lampade da tavolo
Tiffany, in stile fiorentino, minimalista, shabby chic. O, ancora vintage o d’ispirazione glam. Anche solo citare tutte le opzioni in quanto a design è un’impresa impossibile. Si tratta di un incredibile universo fatto di cura per il particolare, artigianato ed esperienza da parte delle aziende produttrici. Grazie all’evoluzione del design, non è raro trovarsi di fronte a vere e proprie opere d’arte. Alcuni modelli sono caratterizzati da forme originali e insolite, che mettono in gioco il concetto stesso di lampada.
Dimmer, ovvero sfumature di luce
A volte si cerca una luce più soffusa e di intensità variabile. A svolgere questa funzione nelle lampade da tavolo sono i touchdimmer. Basta sfiorare il pulsante e la luce si abbassa con gradualità. A seconda del modello, il sensore può essere inserito nella base, nella testata o in un’altra parte con qualche originale soluzione di design.
I modelli con il morsetto
Di sicuro i modelli con morsetto fanno riferimento a uno stile spartano e moderno. La pinza ha uno scopo: risparmiare spazio. Quindi si tratta di una soluzione vincente nel caso di un piano di appoggio con poco spazio a disposizione, magari perché ospita pile di libri e fascicoli. Quindi la scelta può ricadere su questi modelli per uno scaffale di libri, su un piccolo tavolo accanto al divano o su un pensile di cucina.
Attenzione al particolare: il paralume
Le lampade da tavolo possono essere o meno dotate di paralume removibile. In ogni caso la sua pulizia è un gesto importante per mantenere la capacità di illuminazione sempre al top. Questa dipende dal materiale di cui è fatto. I paralumi di policarbonato, ad esempio, si detergono con facilità, basta un panno umido. Se invece è di carta, bisognerà manovrarlo con cautela. I paralumi di tessuto si possono quasi sempre staccare e, dunque, lavare senza problemi. Stesso vale per quelli in vetro o cristallo.
Perché acquistare una lampada da tavolo
Una delle caratteristiche della lampada da tavolo è la possibilità di poterne cambiare la posizione. In qualsiasi momento si desideri, per curiosità o “stanchezza”, basta spostarla e posizionarla un altro piano di appoggio. Non essendo vincolata da un attacco a soffitto o a parete, senza farsi troppi problemi si può infatti provare una collocazione alternativa.